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Con il passare degli anni, i computer diventano sempre più compatti e le loro prestazioni sempre più impressionanti. Al giorno d’oggi, per svolgere molti compiti non è più necessario avere un computer fisso o un laptop: i computer a scheda singola possono sostituirli senza problemi.
Chiamati anche SBC, dall’inglese “Single-Board Computer” questi concentrati di tecnologia non più grandi di una carta di credito stanno letteralmente soppiantando i loro predecessori più ingombranti in una serie di settori e di applicazioni che continua ad espandersi.
Qui di seguito trovi qualche informazione interessante sugli SBC: cosa sono, come funzionano e perché sono sempre più richiesti.
Cosa sono i computer a scheda singola
In generale, un computer a scheda singola è un computer i cui tutti gli elementi vitali della macchina sono assemblati su un’unica scheda: microprocessore, RAM, connettori per il collegamento di dispositivi esterni, moduli di rete, ecc. Puoi cliccare qui per trovare diversi esempi.
Questa, diciamo, è la conformazione di base di un SBC, ma per alcuni modelli esistono anche vari componenti e dispositivi aggiuntivi, ad esempio sensori di temperatura o luce, pannelli compatti per visualizzare informazioni, ecc.
I computer a scheda singola non possono vantare prestazioni eccezionali, ma hanno una serie di vantaggi, tra cui dimensioni e peso ridotti e un consumo energetico molto basso che gli permette di mantenere tali dispositivi costantemente accesi.
Per cosa si usano
Come abbiamo appena scritto, questi mini-computer hanno già trovato applicazione in una serie di ambiti, ad esempio a livello domestico, per la creazione di piccoli sistemi multimediali; gli SBC dispongono di connettori DSI e HDMI che consentono di collegare display, TV e uscite audio, permettendo la riproduzione di musica e film.
I computer a scheda singola sono ottimi per scaricare e distribuire file su reti peer-to-peer e possono essere trasformati in piccole console di gioco con l’aiuto di emulatori di console meno recenti, ma non quelle moderne che richiedono prestazioni troppo elevate.
Infine, la maggior parte di questi dispositivi può installare Android o una versione di Linux appositamente preparata che permette all’utente di avere a disposizione un sistema operativo completo che permette addirittura di lavorare da casa.
Gli sviluppi
Uno dei primi computer a scheda singola è stato originariamente concepito per insegnare informatica a scolari e studenti. Tuttavia, nel corso del tempo, è diventato sempre più utilizzato da ingegneri e appassionati per creare un’ampia varietà di dispositivi: punti di accesso wireless, stazioni meteorologiche, fotocamere, ecc.
Nel 2018, l’SBC standard era già dotato di un processore a 64 bit, 512 MB di RAM e uno slot MicroSD, funzionava con la tecnologia Wi-Fi e Bluetooth 4.2 e aveva una singola porta USB 2.
I limiti dei computer a scheda singola
I computer a scheda singola sono molto versatili, ma ancora non sono adatti a tutte le attività e a svolgere tutti i compiti che riescono a portare a termine i computer normali.
È probabile che un computer a scheda singola non sia una buona scelta per chi ha bisogno di un dispositivo per lavorare con la grafica e i video. Inoltre, non è adatto al mining – un SBC potrà portare al massimo il corrispettivo di un euro al mese, indipendentemente dalla criptovaluta scelta, perché non dispone di una potenza tale da poter elaborare di più.
Inoltre, un computer di questo genere non sarà molto utile per chi non ha mai usato Linux e non è pronto a gestire l’installazione di componenti e lo sviluppo di programmi nativi. Esistono istruzioni passo-passo già pronte per la creazione di molti dispositivi basati su computer a scheda singola, ma sarà comunque necessaria una conoscenza minima dei circuiti e dell’architettura del PC e la familiarità con i sistemi operativi.